Click


Una gran parte di questo mondo è una squallida farsa, una triste pantomima.

Come orda di minuscoli figuranti autocelebrantisi ci illudiamo di farne parte.

All’unisono un motto eleviamo, come un canto: Mi fotografo ergo sum.

Abbiam sostituito il vivere con l’immobilizzare un attimo.

Abbiam demandato all’hard disk esterno di questa pietosa vetrina pubblica l’esserci.

Come se immortalare fosse il modo per rendere reale questo mondo che sembra ogni giorno di più una matrix.

Ci illudiamo che la nostra vita abbia un senso e ne resti traccia solida, aggrappati a veli di ipocrisia malamente imbellettati in cui avvolgiamo euforie ed amare delusioni.

L’importante è mostrarle come scelte, per renderci protagonisti e fulcro di questa paventata autodeterminazione che in fondo non esiste.

Siamo catalogati analizzati e pilotati da qualcosa che decide in vece nostra desideri e bisogni di cui illusi pensiamo d’esser proprietari.

Mentre anche l’anima ci ha ormai abbandonati lasciando il posto alla mercificazione di ogni nostro afflato che maleodorante custodiamo a permeare ogni nostro alveolo polmonare.

Di noi resterà solo un click che un qualsiasi tasto inavvertitamente premuto potrà cancellare.

Blues Marty®

26/02/2023

Lascia un commento